Capannori, 7 giugno 2017
Presso la sede comunale di piazza Aldo Moro, Comune di Capannori, Ascit, Centro di Ricerca Rifiuti Zero, Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e Lucense hanno firmato un accordo per la costituzione di una “Rete per l'economia circolare” denominata “RETE-ECOCIR”.
"E' un importante passo avanti per la costituzione del Distretto dell'economia circolare che è una delle mission del polo tecnologico di Capannori", ha affermato Lia Miccichè, assessore all'innovazione.
La Rete per l'economia circolare, progetto apripista in Toscana, vuole essere un organismo di concertazione tra soggetti pubblici e privati che collaborano in modo organizzato e coordinato, integrando le proprie competenze, con l'obiettivo generale della promozione e dello sviluppo dell'economia circolare in vari settori. Un'economia cioè in cui il valore dei prodotti e dei materiali si mantiene il più a lungo possibile, i rifiuti e l'uso delle risorse sono minimizzati e le materie sono reintrodotte nei processi produttivi quando un prodotto ha raggiunto la fine del suo ciclo vitale.
"LUCENSE sta coordinando l'insediamento nel Polo Tecnologico di Capannori di un “sistema di laboratori” attrezzati, denominato “RILAB”, che si configura come un centro di ricerca applicata e di sperimentazione su materiali sostenibili", ha affermato il presidente di Lucense, Giovanni Gambini, nel corso della conferenza stampa di presentazione della Rete.
Presso il Polo di Segromigno, sono infatti in fase di allestimento i primi laboratori, con il coinvolgimento di LMPE, spin-off del Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienzae Tecnologia dei Materiali (INSTM), del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa, e naturalmente con il Centro Qualità Carta, divisione operativa di LUCENSE.
Gli ambiti di ricerca e sperimentazione prioritari sono stati individuati nei polimeri da matrici organiche, che hanno caratteristiche di biodegradabilità e compostabilità che interessano molti settori industriali, in particolare l’industria cartaria con imballaggi sostenibili e riutilizzo degli scarti.